Provo a mettere insieme alcuni appunti che nel tempo si sono ammucchiati nel cassetto, cercando di mantenere un ‘ordine logico nei passi.
Le solite cose che si trovano in rete, però in questo caso affiancate alla mia esperienza di utilizzo pratico.
Da tempo per la gestione del raspberryPI e del server a distanza mi sono affidato a SSH, e le possibili soluzioni che si appoggiano (vedi immagine sotto) sono diverse, così vediamo di affrontarne alcune tra le più interessanti che ho potuto sperimentare di persona.
Per i test come server abbiamo
- Debian Jessie (da poco aggiornata) come server
Un vecchio AtlhonXP1700 con 2GB di ram e 2 dischi ATA in RAID1 con mdadm , (la sua storia è sparsa nel blog), abbiamo a disposizione apache2, mysql e php lato web , poi è pure relay server di posta, scarica con fetchmail e finisce in IMAP locale.
- RaspberryPI
Un giocattolino con 512MB di ram, una SD da 8GB più una chiavetta USB come storage data con rullante Raspbian Jessie minimalizzata senza X (just only SSH), c’è apache2 (colpa di rtorrent-gui) e postfix per le mail di sistema (anche di questo la storia è sul blog)
Per le connessioni abbiamo 3 distinte categorie
- PC fisso o portatile, con win o una distro GNU/Linux (meglio se Debian)
- Tablet 10.1 con android 4.2 (simply rooted)
- Smartphone Galaxy S3 (simply rooted)
L’elenco degli obiettivi :
- configurazione del server SSH
- configurazione client SSH
- sshfs (kill FTP)
- browser proxificato
- IMAP in tunnel
Dopo esserci lavati le mani passiamo al lavoro.