Era il 1985 quando i Cult pubblicavano Love, anche se lo scoprì qualche anno dopo.
Quel sound era come dinamite, che lanciato dalle potenti casse del mio renault 4 faceva volare sull’ asfalto.
La pirateria non esisteva ancora (intesa come lo è oggi), c’era la tassa aggiuntiva sul bollo auto per chi aveva l’autoradio, che nessuno pagava perché si sapeva che non veniva controllato, e si comperava il disco in LP o ce li si scambiava per poter registrare una magnifica cassetta audio da mettere in macchina.
Sui potenti impianti Hi-Fi di casa si consumava un rito “la copia”, armati di pazienza per via delle registrazioni a velocità 1:1.
Ora le tecnologie non più preistoriche consentono molto altro, ma lo spirito di rimanere liberi non è cambiato.
Oggi si può accedere alla TV anche dal web e con diverse tecnologie, da smarthphone e tablet vari, dal vostro MAC, dall’ultimo Windows e pure da Linux.
Partiamo dall’idea di usufruire di un servizio con un player che impegni meno risorse possibili (magari abbiamo ancora un 686) senza dover installare software propietario o cloni open.