Vedere RAI TV su PC win/linux con RaiNix

Il tempo passa, sta arrivando Natale così trovo il tempo per riprendere qualcosa che avevo dimenticato nel cassetto.

Torniamo a parlare di RaiNix, il fantastico script (licenza GPL)che permette di vedere i canali RAI sul nostro PC, ricordiamoci sempre che l’IP deve essere di italica provenienza per poter funzionare.

Questa volta la versione per Linux che uso splendidamente da diverso tempo su una Debian 64 stable (bookworm) è la numero 3.3.6.1 del  14 giugno 2024 ma abbiamo anche una versione per Win10 esattamente la 3.3.0 del 04/05/2024 (porting per Windows a cura di @Panunzio poi riadattata da Shorewall e Bird52 ).

Tra le grosse novità oltre al player la possibilità di record e restreaming e il porting per MacOS e FreeBSD.

Versione Linux : Download “RaiNix v. 3.3.6.1 Linux” rainixv3.7z – Scaricato 1451 volte – 17,26 KB

Versione Windows  : Download “RaiWin v. 3.3.0 (RaiNix for Windows)” RaiWin.zip – Scaricato 662 volte – 7,61 MB

Possiamo ora cominciare a mostrarvi come funziona ricordando che potete trovare maggiori su come funzione nel sito di Paolo DiStefano.

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Script restart process if die

Ultimamente rtorrent mi stava dando qualche problema, i limiti fisici del vecchio raspberry PI prima versione  non mi danno spazio per gestire la memoria così succede che rtorrent muore inaspettatamente.

Caught internal_error: DhtServer::event_write called but both write queues are empty. 
/usr/lib/arm-linux-gnueabihf/libtorrent.so.21(_ZN7torrent14internal_error10initializeERKNSt7__cxx1112basic_stringIcSt11char_traitsIcESaIcEEE+0x1c0) [0xb6cdcd7c] 
rtorrent(_ZN7torrent14internal_errorC1EPKc+0x9c) [0x7fa58] 
/usr/lib/arm-linux-gnueabihf/libtorrent.so.21(+0x98728) [0xb6d50728] 
/usr/lib/arm-linux-gnueabihf/libtorrent.so.21(_ZN7torrent9PollEPoll7performEv+0x118) [0xb6cf59bc] 
/usr/lib/arm-linux-gnueabihf/libtorrent.so.21(_ZN7torrent9PollEPoll7do_pollExi+0x78) [0xb6cf5adc] 
/usr/lib/arm-linux-gnueabihf/libtorrent.so.21(_ZN7torrent11thread_base10event_loopEPS0_+0x174) [0xb6d3289c] 
rtorrent() [0x1e660] 
/lib/arm-linux-gnueabihf/libc.so.6(__libc_start_main+0x114) [0xb68dd740]

Non è una bella situazione dato che l’unico accesso per riavviare  rtorrent deve avvenire da SSH e spesso non mi è possibile inoltre possono passare diverse ore se non giorni prima che me ne renda conto.

La soluzione era avviare rtorrent con uno script in grado di capire se era attivo .

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Radicale upgrade from 1.x.x to 2.x.x

Da qualche anno radicale gestisce calendari e contatti in ufficio, l’abbinamento cardDAV e calDAV con Thunderbird è eccezzionale, ne avevo già parlato qualche anno fa in questo articolo, ma proprio l’altro giorno ho aggiornato il server a debian 10 (buster) e l’upgrade dalla precedente versione 1.1.1 alla versione 2.1.11 ha creato qualche problema già evidenziato da apt-listchanges.

radicale (2.1.11-4) unstable; urgency=medium
* Radicale 2.x has several incompatible changes from Radicale 1.x.
Most importantly, data stored with Radicale 1.x is unreadable,
and need to be exported using Radicale 1.1.6 before switching to
Radicale 2.x.
A suitable debian package can be temporarily installed from
<https://snapshot.debian.org/package/radicale/1.1.6-4/>.
More information at <https://radicale.org/1to2/>.
— Jonas Smedegaard <dr@jones.dk> Thu, 07 Feb 2019 02:28:00 +0100
radicale (2.1.10-1) experimental; urgency=medium
* radicale can no longer be enabled in </etc/default/radicale>.
Enable it using the command ‘update-rc.d radicale enable’.
— Jonas Smedegaard <dr@jones.dk> Sun, 23 Sep 2018 14:48:46 +0200

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Radicale – calendario con calDAV, rubrica con cardDAV condivisa sul server

Avevo bisogno in ufficio di gestire il calendario di 4 utenti, webcalendar comincia a mostrare segni di vecchiaia perchè non è aggiornato da febbraio 2013 e richiede apache2 e mysql, in più è pure un pò macchinoso.

Il server in ditta si trova in una rete locale dove tutte le porte, eccetto quelle base per la comunicazione con l’esterno, sono bloccate, così mi sono potuto muovere con maggiore sicurezza nei permessi.

Ho provato radicale integrandolo a lightining di thunderbird e la cosa è piaciuta a tutti, agli utenti che si sono trovati un calendario dinamico pratico e comodamente gestibile e pure all’admin che installando 2 pacchetti nei repository in pochi passaggi si è trovato sul server un calendario facilmente integrabile a molti programmi che consuma poche risorse e si configura in 15 minuti.

vediamo ora come par partire sto benedetto calendario.

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Life in SSH (Secure Shell)

Provo a mettere insieme alcuni appunti che nel tempo si sono ammucchiati nel cassetto, cercando di mantenere un ‘ordine logico nei passi.

Le solite cose che si trovano in rete, però in questo caso affiancate alla mia esperienza di utilizzo pratico.

Da tempo per la gestione del raspberryPI e del server a distanza mi sono affidato a SSH, e le possibili soluzioni che si appoggiano (vedi immagine sotto) sono diverse, così vediamo di affrontarne alcune tra le più interessanti che ho potuto sperimentare di persona.

Per i test come server abbiamo

  • Debian Jessie (da poco aggiornata) come server

Un vecchio AtlhonXP1700 con 2GB di ram e 2 dischi ATA in RAID1 con mdadm , (la sua storia è sparsa nel blog), abbiamo a disposizione apache2, mysql e php lato web , poi è pure relay server di posta, scarica con fetchmail e finisce in IMAP locale.

  • RaspberryPI

Un giocattolino con 512MB di ram, una SD da 8GB più una chiavetta USB come storage data con rullante Raspbian Jessie minimalizzata senza X (just only SSH), c’è apache2 (colpa di rtorrent-gui) e postfix per le mail di sistema (anche di questo la storia è sul blog)

Per le connessioni abbiamo 3 distinte categorie

  1. PC fisso o portatile, con win  o una distro GNU/Linux (meglio se Debian)
  2. Tablet 10.1 con android 4.2 (simply rooted)
  3. Smartphone Galaxy S3 (simply rooted)

L’elenco degli obiettivi :

  • configurazione del server SSH
  • configurazione client SSH
  • sshfs (kill FTP)
  • browser proxificato
  • IMAP in tunnel

ass

Dopo esserci lavati le mani passiamo al lavoro.

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