Per anni ho sempre considerato aberrante l’ utilizzo di un network manager grafico.
Da quando uso Linux ( e son 10 anni almeno )ho sempre preferito la configuazione manuale del file /etc/network/interfaces , forse aiutato dal fatto che le macchine erano tutte desktop collegati a piccole reti LAN che non avrebbero subito cambiamenti.
Poi con il tempo ho avuto il primo portatile con il wifi e ho dovuto affrontare una nuova esperienza da profano delle reti , dovevo ora gestire con WPA la connesssione ,ma il mio Dell Inspiron 9400 (17″ di monitor !) si prestava poco al trasporto così è andata a finire che le reti su cui veniva collegato erano sempre quelle 5.
Ancora una volta ho fatto ricorso alla configurazione manuale però avvalendomi dell’ aiuto di switchconf, in modo da poter cambiare il file /etc/network/interfaces usando configurazioni preimpostate e gestire da shell qualsiasi connessione anche senza X,.
Dato che alcune volte mi trovavo senza grafica (maledetta ATI) la cosa risultava abbastanza comoda , senza dover ricordare tutti i comandi per configurare una rete , avevo creato un parco di configurazioni possibili che coprissero tutte le esigenze così da poter clonare una configurazione esistente per adattarla allle nuove necessità.
Certo che poter gestire le connessioni indipendentemente dall’ ambiente grafico, qualunque esso sia (DE o WM) è una gran comodità , ma con il tempo purtoppo la pigrizia e la memoria fanno brutti scherzi.
Ultimamente mi è capitato di spostare il PC in ambienti nuovi e aver bisogno di una connessione che non riuscivo a far partire, così ho deciso di provare WICD.